Un’agricoltura che non emette carbonio in atmosfera (carbon neutral) o, addirittura, in grado di rimuovere carbonio e tornare ad immagazzinarlo nei suoli (carbon negative) è tutt’altro che fantascienza.
Di questo ha parlato il Direttore della Direzione Innovazione e Sperimentazione Veneto Agricoltura Giustino Mezzalira nel quarto degli appuntamenti della rassegna RISORGIVE – Incontri per un presente sostenibile.
Dopo aver ripercorso come l’agricoltura ha interagito e sta interagendo con il cambiamento climatico, la serata si è concentrata sugli interventi in grado di agire anche in questo comparto per mitigarne gli effetti e adattarsi ad un ambiente che è mutato nel corso dei millenni.
Mezzalira ha così illustrato l’azione dell’uomo sui suoli e come questa abbia sprigionato ingenti quantitativi di CO2, non solo con l’agricoltura. Si pensi che, a titolo di esempio, i suoli vicentini registrano oggi appena l’1,5% di sostanze organiche in essi contenute. Questo impoverimento rappresenta anche una grande occasione in quanto possono essere trasformati in veri e propri serbatoi in cui tornare a stoccare il carbonio. Questo può avvenire scegliendo pratiche di agricoltura conservativa, ma anche di agro-forestazione, efficaci inoltre per trattenere meglio l’acqua, come riassunto nelle dieci azioni per coltivare il futuro del progetto Farming for Future, di cui c’è stato modo di parlare nel corso della serata.
Guarda qui il video con il commento di Mezzalira e del Presidente di Viacqua Giuseppe Castaman.