Sala piena anche per il penultimo appuntamento della rassegna RISORGIVE – Incontri per un presente sostenibile lo scorso 11 maggio alle Risorgive del Bacchiglione di Dueville.
Sul palco Viacqua, promotore dell’iniziativa, ha accolto l’esperta di sostenibilità Camilla Speriani, la chef di cucina naturale Caterina Mosca e il mastro pizzaiolo Denis Lovatel che attraverso dati ed esperienze personali hanno raccontato come il settore del food possa oggi fare la propria parte nell’impegno globale rivolto alla riduzione degli effetti dei cambiamenti climatici.
Ad aprire la serata è stata Camilla Speriani, fondatrice di Collectibus, una società di consulenza specializzata in strategie trasformative di sostenibilità per le aziende che ha inquadrato il tema dell’incontro, dedicato a “Cibo, salute, sostenibilità: idee e prospettive”. Nel suo intervento ha così sottolineato come sempre più, in questo momento, l’attenzione a livello internazionale si sta spostando verso un approccio olistico al pianeta food, tanto che la FAO con il programma One Health guarda a perseguire obiettivi che includono non solo la salute umana, bensì anche quella degli animali, delle piante e dell’ambiente, considerandoli collegati l’uno all’altro e interdipendenti.
Tra gli impegni prioritari Speriani ha così sottolineato la riduzione del packaging in plastica che inquina fiumi e mari e che, stando ad alcune ricerche, si reintroduce nella dieta umana portandoci ad ingerire sotto forma di microplastiche un quantitativo pari ad una carta di credito a settimana. Ad oggi un cittadino europeo produce ben 180 kg di packaging all’anno, un quantitativo eccessivo soprattutto se si calcola che solo un 8% viene avviato a riciclo. Ma non è tutto, perché oltre alla grande produzioni di rifiuti, per lo più in plastica, di tutto il cibo acquistato si stima che circa un terzo non venga mai consumato.
Ecco allora che la fase di acquisto rappresenta un grande potere politico nelle mani di ognuno, come spiegato dalla fondatrice della Scuola di cucina naturale “Baciami in cucina”, Caterina Mosca. Si tratta di vero e proprio attivismo che porta a importanti cambi di passo, come avvenuto per l’uso dell’olio di palma. Benché si trattasse di una scelta più economica, gli immensi danni ambientali che le colture per questa produzione causavano hanno mobilitato milioni di persone e realtà e in soli sette anni di fatto ne è stato ridotto nettamente l’utilizzo.
Per il mastro pizzaiolo Denis Lovatel, infine, la sostenibilità in cucina può essere riassunta in tre principi fondamentali: viverla in prima persona, a partire da chi è chiamato a scegliere le materie prime, poi la cura con cui quelle materie prime vengono lavorate per essere portate sulla tavola del cliente e infine la corretta gestione dei rifiuti.
Rivedi qui il video con i commenti dei tre esperti.
La rassegna si concluderà lunedì 15 maggio alle 18.00 e alle 20.30 con un doppio incontro con il fisico Federico Faggin che parlerà di Intelligenza Artificiale.