Nei mesi scorsi è stato presentato all’Amministrazione Comunale di Sandrigo il Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA) per l’acquedotto che serva la zona, il primo strumento di analisi e gestione dei rischi sviluppato finora da Viacqua nel territorio di competenza. Prosegue nel frattempo il lavoro su altri due corposi Piani: quello dell’acquedotto di Vicenza e quello dell’acquedotto consortile dell’Astico.
Il PSA di Sandrigo è stato sviluppato tenendo conto degli impatti di molte fonti di pressione dislocate sul territorio (impianti industriali, aziende agricole, discariche, siti contaminati, infrastrutture viarie, etc.) e del nuovo Bacino di Laminazione sul torrente Astico progettato dalla Regione Veneto tra i Comuni di Sandrigo e Breganze. Sono stati presi in esame, inoltre, il generale assetto idrogeologico dell’area e i rischi connessi alla fornitura di acqua potabile.
Alla stesura del Piano hanno contribuito enti esterni, quali ASL e ARPAV, che compongono un apposito tavolo di lavoro sui PSA, coordinato da Viacqua attraverso il Centro RIVE.
Il Piano di Sicurezza dell’Acqua, che rappresenta un vero e proprio strumento gestionale, è il risultato di approfondite analisi e numerosi sopralluoghi all’acquedotto sandricense. Sono poi state compilate liste analitiche di controllo e sono stati identificati oltre 230 possibili pericoli o eventi pericolosi. Su questi ultimi è stato elaborato uno specifico calcolo del rischio, avvalendosi della metodologia indicata dall’Istituto Superiore di Sanità. Successivamente sono stati individuati e quantificati, anche sotto il profilo economico, gli interventi prioritari per ridurre e mitigare l’impatto dei rischi.
Vista la presenza del bacino di laminazione lungo il torrente Astico, Viacqua ha compiuto anche uno studio su rischi e impatti dell’invaso sulle acque superficiali e di falda.
Il Piano così composto sarà sottoposto alla valutazione conclusiva dell’Istituto Superiore di Sanità e, contemporaneamente verrà illustrato e condiviso nella sua completezza con la comunità locale.