Quello tenutosi questa mattina a Villa Loschi-Gazzetta di Sossano è stato un momento importante nel complessivo piano di risposta alla contaminazione da pfas che ha colpito il basso vicentino e alcuni comuni veronesi e padovani. È stata così avviata la tanto attesa nuova interconnessione con il sistema acquedottistico Riviera Berica che distribuirà acqua prelevata dal campo pozzi del Moracchino, a nord di Vicenza.
Con una spesa pari a 4,2 milioni di euro e una tabella di marcia che ha seguito ritmi serrati, anche in tempo di pandemia, in appena tre anni, a partire dall'avvio della progettazione, è stato possibile creare una nuova rete che consentirà di modificare l'approvvigionamento idrico per oltre 8 mila utenti nei territori di Sossano, Campiglia dei Berici e Agugliaro, finora riforniti dall'acquedotto Colli Berici, con punti di prelievo a Lonigo e Orgiano e filtraggio dell'acqua con carboni attivi per l’eliminazione delle sostanze perfluoroalchiliche.
Nel complesso i lavori hanno riguardato la posa di 7 chilometri di nuove condotte per collegare l’acquedotto consortile “Colli Berici” con la condotta consortile “Riviera Berica”.
Il nuovo sistema si è sviluppato dalla zona di via Matteotti in comune di Barbarano Mossano, scendendo fino al punto di consegna del sistema consortile “Consorzio Colli Berici” in via San Sepolcro a Sossano seguendo il sedime dell’ex ferrovia Treviso-Ostiglia. Lungo tale sedime è stata predisposta la nuova pista ciclabile in quanto il medesimo tracciato risulta essere oggetto del progetto di realizzazione della pista di interesse regionale "Green Tour," per il quale sono partner i comuni di Barbarano Mossano, Villaga, Sossano e Grisignano di Zocco in qualità di capofila, tutti gestiti da Viacqua. Le nuove tubazioni, realizzate in ghisa opportunamente rivestita esternamente contro le possibili aggressioni del suolo, internamente con malta cementizia centrifugata e dotate di giunti a bicchiere a garanzia della massima durabilità, tenuta e qualità dell'acqua trasportata, hanno un diametro di 400 mm e saranno in grado di garantire una portata fino a 100 l/s. Tra le opere realizzate troviamo poi il nuovo impianto di rilancio a servizio della condotta verso Sossano e Albettone presso l'area della stazione in comune di Barbarano Mossano. Sono stati poi adeguate tutte le opere elettromeccaniche degli impianti esistenti, oltre alle componenti impiantistiche e murarie.
Partiti nell’autunno 2019, i lavori hanno riguardato inizialmente la posa della condotta, partendo da Barbarano Mossano e arrivando fino a Sossano per complessivi quasi 7 km. In parallelo si sono poi tenuti gli interventi di adeguamento degli impianti nei comuni di Longare e Barbarano Mossano per sostenere la pressione, vista la maggiore portata d'acqua che dovrà essere garantita dal sistema consortile "Riviera Berica", e la realizzazione di un impianto di rilancio a servizio di Sossano, Campiglia dei Berici e Agugliaro.
“Per noi è motivo d’orgoglio poter tagliare il nastro di questa opera fondamentale per migliaia di veneti - spiega il Presidente di Viacqua, Angelo Guzzo – e frutto dell’impegno messo in campo come gestori del servizio idrico integrato nella difficile lotta al drammatico inquinamento da pfas che interessa un’ampia fetta di territorio veneto da molti anni. L’opera è interamente con le risorse messe a disposizione dai cittadini grazie al pagamento delle bollette. L’emergenza e il problema pfas non si esauriscono qui, purtroppo, e insieme agli altri gestori idrici e al Commissario per l'emergenza siamo impegnati su molti altri fronti, ma siamo consapevoli di aver fatto un ulteriore passo in avanti per la salute dei cittadini. Voglio ringraziare tutti gli operatori, i tecnici e i professionisti impegnati sul campo e fuori per aver capito il valore di questo progetto e averlo portato a conclusione in tempi record.”
"È con estrema soddisfazione che oggi andiamo ad inaugurare questo nuovo tratto acquedottistico - è il commento del Sindaco di Sossano, Enrico Grandis - che finalmente porterà "acqua pulita" anche nei nostri territori. È una coincidenza fortuita che questo avvenga a pochi giorni dal ritorno del Veneto in zona bianca e a poche settimane dalla conclusione dell'udienza preliminare del processo Pfas, risoltasi con il rinvio a giudizio degli ex vertici di Miteni. Accogliamolo come segnale di buon auspicio per una nuova ripartenza generale e, soprattutto, come indice di concreta attenzione per la salute pubblica, tema di primaria attenzione per ogni Amministrazione. Un doveroso ringraziamento a tutti quelli che si sono adoperati affinché ciò sia avvenuto in tempi così rapidi, nonostante il periodo emergenziale che stiamo ancora vivendo."
“Quella di oggi è una giornata di festa e di orgoglio – è il commento dell’On. Alessia Rotta, Presidente Commissione Ambiente della Camera dei Deputati – nella precedente legislatura abbiamo posto con forza nell’agenda politica un tema che era tutto veneto come quello dei Pfas e non era ancora riconosciuto. Questo con l’obiettivo immediato di poter disporre di risorse urgenti che qui abbiamo visto sono state spese in tempi brevi e con estrema efficacia. Non significa che il tema Pfas è risolta, ma simili opere e risultati danno forza a chi oggi è ancora preoccupato. Qui vediamo come le Istituzioni e le realtà pubbliche abbiano lavorato per il pubblico e per i cittadini, creando una filiera virtuosa che ci rende fiduciosi e forti anche per le nuove richieste di risorse che riguarderanno altre istanze, sperando non abbiano la stessa gravità di questa vicenda tragica. Il rafforzamento, inoltre, delle norme relative agli eco-reati ci consente oggi di avere risultati concreti.”
“Citando Guido Piovene - ha scritto invece in un messaggio rivolto ai presenti il Presidente del Consiglio Regionale Veneto, Roberto Ciambetti, impegnato a Strasburgo per la plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa nel ruolo di rappresentante delle Regioni europee e delle Città - «[...] la natura, mutando con la società, è buona o cattiva nella misura in cui è buona o cattiva la società degli uomini e rispecchia la civiltà o l’inciviltà degli uomini distruttiva del loro modo di convivere e di governarsi. Per esempio una società dominata dai ciechi interessi egoistici, avida solo di guadagni, imprevidente per eccesso di competizione, avrebbe quello che si merita, una natura brutta, guasta, nemica, che sparge nebbie tossiche, miasmi, veleni.» Sono queste parole profetiche di un evento drammatico vissuto dalla nostra popolazione e che oggi, con il nuovo servizio idrico, viene superato ma non certo dimenticato. Una società sana difende la vita e oggi questa inaugurazione si pone come spartiacque tra due mondi: da un lato quello avido ed egoista, dall’altro quello solidale e altruista. Spero che anche qui a Strasburgo, come avviene a Sossano, si possa oggi sposare la scelta di un nuovo patto tra le generazioni e tra l’uomo e l’ambiente.”