Un ampliamento che significa più efficienza ma soprattutto una migliore qualità dell’acqua che, una volta depurata, viene restituita al Bacchiglione.
Prende forma il progetto di ampliamento dell’impianto di depurazione di Casale, tassello fondamentale per rivoluzionare il sistema fognario e depurativo a servizio del territorio di Vicenza e dei Comuni della cintura urbana.
Un investimento di quasi 90 milioni di euro che in 6 anni permetterà di accentrare in una struttura moderna e innovativa le operazioni oggi svolte da 10 impianti: al completamento dell’intervento, il bilancio degli inquinanti scaricati a casale sarà minore della somma di quelli attuali. Nel progetto particolare attenzione è riservata a minimizzare l’impatto dell’opera: previste una barriera ambientale e la possibilità di trasformare la viabilità di cantiere in una pista ciclabile a servizio dell’area.
Il progetto è stato nei giorni scorsi presentato alla Commissione Territorio del Comune di Vicenza e ai cittadini in un'assemblea pubblica.
“Si tratta di un progetto strategico per l’intero sistema del servizio idrico integrato provinciale – sottolinea il presidente Angelo Guzzo -. Parliamo di un investimento di circa 90 milioni di euro che permetterà di fare un salto di qualità nell’efficacia della depurazione, e quindi nella tutela del nostro ambiente, accentrando in un’unica struttura, più moderna e funzionale, le operazioni oggi divise tra una decina di piccoli depuratori. Vista proprio l’importanza di questo progetto vogliamo aprire una fase di partecipazione che vada oltre le procedure previste dalla normativa, per presentarlo ai cittadini, raccogliere le loro osservazioni e dare risposta ai loro dubbi”.
Il perché l’ampliamento Previsto già dalla pianificazione regionale del 1989, l’ampliamento del depuratore di Casale è un passaggio fondamentale nel processo che Viacqua sta portando avanti di accentramento delle operazioni negli impianti di depurazione più grandi e moderni, andando così a dismettere quelli più vecchi e obsoleti. Grazie a sistemi che aumentano l’efficacia dei trattamenti si riesce in questo modo a garantire una migliore protezione ambientale dei corsi d'acqua e quindi dell’ambiente. Nello specifico, l’ampliamento di Casale permetterà alla struttura di servire i Comuni di Vicenza, Montecchio Precalcino, Dueville, Monticello Conte Otto, Caldogno, Costabissara, Monteviale, Sovizzo, Creazzo, Torri di Quartesolo, Altavilla, Arcugnano, andando a dismettere una decina di depuratori. L’intervento è in linea con quanto richiesto dagli obblighi normativi.
Il progetto complessivo Il progetto – per il quale è previsto un investimento complessivo di 87 milioni di euro – si articola in due stralci. Il primo porterà all’ampliamento del depurazione di Casale, mentre il secondo vedrà la dismissione degli attuali impianti di depurazione. Tra questi figura anche il depuratore di Sant’Agostino a Vicenza, che verrà trasformato in impianto di rilancio. Per collegare i diversi punti all’impianto di Casale saranno posati circa 16 km di tubi. Il progetto – che dovrebbe essere portato a termine nell’arco di 6 anni - è già stato approvato e inserito nella tariffa idrica dal Consiglio di Bacino Bacchiglione.
L’intervento La fase di ampliamento dell'impianto di Casale, dagli attuali 92.000 fino a 280.000 abitanti equivalenti serviti, sarà la prima a partire: l'impianto verrà ingrandito di 55 mila metri quadrati e ospiterà 10 linee biologiche a fanghi attivi e 6 sedimentatori. Racchiuso da una cinturazione perimetrale che garantirà una maggiore sicurezza idraulica, l’impianto verrà ammodernato e dotato di tecnologie avanzate per un'elevata qualità dell'acqua depurata e un'alta efficienza energetica. Le tecnologie scelte sono consolidate e il bilancio degli inquinanti scaricati sarà minore della somma di quelli attuali. Particolare attenzione sarà inoltre dedicata alla riduzione dell’impatto ambientale dell’opera: ci sarà infatti una schermatura paesaggistica e sarà realizzata una pista ciclabile sulla viabilità di cantiere. I lavori sono progettati in modo da non interrompere mai il servizio di depurazione reso alla collettività.