Si è parlato anche del depuratore di Casale nella seduta del Consiglio di Amministrazione di Viacqua di mercoledì 13 aprile, dove è stata illustrata l’approfondita analisi commissionata sul bando di gara da un team di esperti.
I professionisti si sono concentrati sull’analisi di dettaglio della documentazione progettuale e di gara arrivando a stimare un potenziale aumento dei costi pari al 30%, che significherebbe un incremento dell’investimento dagli attuali quasi 85 milioni di euro (70,8 quelli a carico di Viacqua e 14 quelli a carico di Veneto Acque) ad oltre 110 milioni di euro.
Dall’analisi è quindi emersa la necessità di procedere alla revoca del bando, per rimettere da subito in mano dei tecnici interni ed esterni l’intero impianto progettuale. Sarà così attuata una complessiva revisione sul fronte dei costi che possa rendere più sostenibile anche l’impegno per i bilanci societari.
“Tengo a sottolineare che la riorganizzazione del sistema fognario e depurativo che ruota attorno all’impianto di Casale – è il commento del Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman – è e rimane un progetto strategico per Viacqua. L’opera ha una chiara valenza ambientale, nell’ottica di dismettere alcuni impianti ormai vetusti, efficientando le reti e sviluppando un impianto dall’altissimo potenziale come, per l’appunto, quello di Casale.
Per dimensione ed importanza del progetto, visto l’attuale quadro economico-sociale internazionale dobbiamo agire con prudenza per assumere una decisione che sia responsabile e consapevole.
Abbiamo già dato mandato di affrettare al massimo la revisione del progetto accogliendo le indicazioni arrivate dai professionisti incaricati, in modo da riformulare il bando di gara.”