La conoscenza e il monitoraggio del sistema acquedottistico, dal punto di vista planimetrico, delle portate e delle pressioni, è uno strumento al servizio della riduzione delle perdite idriche.
L’implementazione della distrettualizzazione e della modellazione della rete, rende disponibile ai tecnici una fotografia precisa del sistema acquedottistico e supporta, con dati oggettivi, l’individuazione delle aree più delicate e compromesse, la rilevazione delle perdite idriche e la definizione delle priorità di intervento.
Operativamente, i sistemi acquedottistici vengono suddivisi in distretti, cioè sottoinsiemi della rete di distribuzione in cui sono controllate le portate in ingresso ed uscita e confrontate con le portate consegnate alle utenze. I dati provenienti dal monitoraggio dei contatori che presidiano i distretti vengono poi elaborati con l’utilizzo di modelli matematici, che consentono di rilevare eventuali scompensi attribuibili a perdite idriche e di effettuare una prelocalizzazione delle dispersioni.
L’attività continua poi sul campo, nelle aree individuate nella fase di prelocalizzazione, attraverso una ricerca sistematica svolta mediante l'installazione periodica e temporanea di noise logger, che rilevano il rumore nelle tubazioni e le alterazioni legate alle dispersioni. In questo modo, si localizza in modo preciso la perdita e si può avviare l’intervento di riparazione o sostituzione della tubazione compromessa.
Nel 2020 sono state sottoposte all’attività di ricerca perdite mediante tecniche acustiche 1.275 km di tubazioni, pari a circa il 25% del totale.
Inoltre, è stato condotto un progetto pilota che ha permesso di identificare le perdite idriche attraverso l’analisi di immagini radar rilevate da un satellite in orbita nello spazio. In questo modo, sono stati indagati oltre 500 km di rete nei Comuni dell’auto Vicentino.