Organizzare un sistema in grado di tracciare la presenza del virus Sars-Cov 2 sul territorio attraverso l’analisi e il monitoraggio dei reflui urbani: è questo l’obiettivo del progetto nazionale SARI (Sorveglianza Ambientale Reflue in Italia) a cui anche Viacqua, con il Centro Rive, prende parte.
L’analisi dell’acqua sporca in ingresso agli impianti di depurazione permette di individuare eventuali tracce del virus, e quindi di tenerne monitorata la circolazione.
I campioni di reflui vengono prelevati settimanalmente e inviati ai laboratori Arpav di Verona per essere sottoposti ad analisi di biologia molecolare, nel rispetto di un protocollo di studio definito a livello nazionale dall’Istituto Superiore di Sanità.
I risultati delle indagini biologiche permettono di evidenziare precocemente eventuali focolai, affinando così le strategie di intervento in un’ottica di prevenzione dei contagi e creando una vera e propria rete sentinella di sorveglianza epidemiologica.
L’iniziativa nazionale, partita a maggio, è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità e vede il coinvolgimento di Regioni, agenzie ambientali, Ulss, università e gestori idrici del territorio.
In particolare, per la regione Veneto, sono stati coinvolti 9 impianti di depurazione gestiti dal consorzio Viveracqua e l’impianto di Casale di Vicenza, in gestione a Viacqua.