Viacqua con il Centro di ricerca RIVE ha assicurato il supporto tecnico nella realizzazione di alcune azioni del progetto Life Beware, promosso dai Comuni di Santorso e Marano Vicentino con Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università degli Studi di Padova, Veneto Agricoltura e ALDA.
Il progetto, conclusosi a giugno, ha inteso realizzare una strategia di adattamento al cambiamento climatico e al rischio di alluvioni e allagamenti in aree urbane e rurali, attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità locali.
Il cambiamento climatico su scala globale sta infatti portando ad un significativo aumento della temperatura e a un’intensificazione dei fenomeni meteorologici estremi, con precipitazioni intense sempre più frequenti alternate a periodi di scarsità idrica, come quello che anche il territorio vicentino sta affrontando in questi mesi. A questa condizione si aggiunge il crescente consumo di suolo con la progressiva impermeabilizzazione, che compromette l’efficacia del sistema di infiltrazione naturale delle acque e impatta negativamente sui servizi forniti dalla natura. La sempre minor presenza di vegetazione sta infine contribuendo a deteriorare il microclima urbano, aumentando sensibilmente le temperature in corrispondenza delle aree urbanizzate che si trasformano in “isole di calore”. Amministrazioni e comunità sono ancora impreparate su questi fronti, soprattutto in chiave predittiva e preventiva.
Tra gli interventi tecnici del progetto erano previsti anche il monitoraggio qualitativo e quantitativo degli effetti di alcune misure di ritenzione naturale delle acque realizzate. Viacqua ha così curato il monitoraggio qualitativo, attraverso il Centro RIVE, con tutte le analisi necessarie alla valutazione della qualità delle acque in ingresso e in uscita di alcuni interventi. Tra novembre 2021 e lo scorso giugno, sono state effettuate circa 60 analisi presso diversi siti progettuali.
Nelle fasi conclusive del progetto Viacqua ha curato alcuni interventi nell’ambito della formazione tecnica rivolta a professionisti e amministratori locali, approfondendo la tematica del rischio per la gestione della risorsa idropotabile, sia dal punto di vista qualitativo (contaminazioni) che quello quantitativo (siccità, depauperamento della falda, etc). Si è così parlato di piani di sicurezza delle acque, ma anche di soluzioni di mitigazione del rischio tramite l'implementazione di interventi strutturali (filtri, interconnessioni) e non, quali analisi del territorio, sistemi di monitoraggio e allerta, studi e ricerche.