Ammontano a 3,2 milioni di euro gli investimenti messi in pista da Viacqua, gestore del servizio idrico integrato in 68 comuni vicentini, che prenderanno forma tra il 2023 e il 2024 a Malo.
Si parte dalle opere di interconnessione tra il rilancio “Montecio” e l’adduttrice Schio-Malo per un totale di quasi un chilometro di nuove condotte posate lungo Via San Vito, Via Case e Via Deledda e un costo di 355.000 euro. L’intervento, in fase di completamento, è strategico per assicurare una maggiore continuità del servizio idrico nella zona occidentale del territorio comunale. Qui, infatti, in passato e in particolare nei periodi estivi, non erano poi così rari gli episodi di carenza idrica e cali di pressione.
A maggio ha poi preso il via il cantiere per il potenziamento della rete di distribuzione idrica in località Pini per un valore di 720.000 euro. Il completamento, comprensivo dei normali tempi di assestamento degli scavi e le bitumature finali, è previsto verso l’estate 2024. La nuova rete sarà posata con un tracciato diverso dal precedente, per lo più in aree verdi, passando lungo alcune strade comunali e private. La condotta principale misurerà un chilometro, a cui si aggiungeranno due linee laterali che serviranno Via ai Pini e Via Rivalta per un’estensione di ulteriori 700 metri. In Via Soran sarà poi posato un nuovo tratto di acquedotto per poco più di 100 metri in modo da consentire la dismissione di un tratto di condotta della lunghezza di 1 km fortemente ammalorata. In parallelo si prevede infine il rifacimento degli allacciamenti esistenti.
Guardando invece alle progettazioni in corso, con una spesa di 515.000 euro è in corso l’aggiudicazione dei lavori per il potenziamento della rete di distribuzione di Contrada Ceola, con avvio lavori previsto subito dopo l’estate. Qui si rende necessario sviluppare la rete idrica che oggi appare sottodimensionata per le esigenze dell’area. Ad essere coinvolte saranno le vie Ceola, Marchiori, Garbuiolo e Monte Palazzo per quasi 2 km di condotte da posare.
Nel corso dell’estate è inoltre prevista la pubblicazione della gara per il primo stralcio di interventi riguardanti l’estensione della rete fognaria e la sostituzione dell’acquedotto in Via Vittorio Veneto e Via Colleoni con un quadro economico che si attesta a 1,3 milioni di euro. L’opera è stata suddivisa in stralci per una maggiore compatibilità dei cantieri con la realizzazione della pista ciclabile lungo la Provinciale che collega la frazione di Molina al centro e programmata dal Comune.
Per finire, si sta ultimando la fase progettuale delle opere di sostituzione della rete di adduzione per l’impianto di rilancio “Peruzzi” per un valore di 355.000 euro, con previsione di avviare il cantiere tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2024. Oltre alla sostituzione della condotta esistente, che appare sottodimensionata, si prevede la posa aggiuntiva di una seconda condotta in modo da garantire una linea di adduzione separata da quella di distribuzione. Gli Interventi coinvolgeranno Via Marchiori e alcuni tratti di strade sterrate comunali.
“Gli investimenti sulle reti di acquedotto – spiega il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman - rappresentano negli ultimi anni la voce preponderante del bilancio della società, basti pensare che tra riduzione delle perdite, continuità del servizio e per la qualità dell’acqua distribuita nel solo budget 2023 sono previsti interventi per un valore di 21,5 milioni di euro dei complessivi 39,1 mln di investimenti programmati per quest’anno. In epoca di deficit idrico e in un territorio come quello di Malo e dell’Alto Vicentino, attenzionato per possibili criticità legate alla fornitura in particolare di alcune aree periferiche, questo tipo di opere diventano ancora più preziose e strategiche per assicurare un servizio idrico di qualità a tutte le utenze dell’area.”
“Sono interventi importanti a beneficio della comunità – commenta il Sindaco di Malo, Moreno Marsetti - saranno migliorati i sottoservizi e questo darà la possibilità di realizzare opere come la pista ciclabile di Molina e migliorare le zone che avevano delle criticità”.