L’esperienza e lo scambio di conoscenze tra le varie generazioni sono importanti in ogni professione. In Viacqua stiamo vivendo da qualche anno un periodo di grande turn over e inserimento di nuove energie, questo aspetto perciò è di vitale importanza per la nostra organizzazione. Poiché l’esigenza è comune anche agli altri gestori idrici del Veneto, è nato il progetto Viveracqua Academy, per lo sviluppo di attività di formazione congiunte e condivisione delle buone pratiche.
Dopo lo sviluppo della rete di laboratori dei gestori consorziati, Viveracqua ha deciso di creare una rete anche per valorizzare e condividere le conoscenze e le competenze che gli oltre 3.000 dipendenti dei 12 gestori idrici consorziati hanno acquisito nel corso della loro vita professionale.
Tre saranno gli ambiti formativi fondamentali:
- hard skill (competenze tecniche e professionali), quali ad esempio acquisizione di patenti e abilitazioni, aggiornamenti in materia di gestione dei cantieri, applicativi informatici, normative, amministrazione, finanza, gare e appalti;
- soft skill (competenze trasversali e relazionali), ad esempio percorsi di coaching, formazione manageriale, supporto a nuove modalità di lavoro, percorsi di on boarding per neo assunti;
- formazione obbligatoria su salute e sicurezza, privacy, anticorruzione, formazione continua per Ordini e Albi, cyber security, attrezzature.
Il progetto Viveracqua Academy, al quale aderisce anche Viacqua, riguarderà più ambiti, da quello tecnico-professionale, alle relazioni, alla sicurezza. Si potranno così mettere a disposizione dei colleghi le esperienze e le diverse culture aziendali, in un’ottica di sostenibilità e innovazione della formazione aziendale, condividendo percorsi formativi, buone prassi e aggiornamenti.
“Conto molto sulla risposta del personale di Viacqua e degli altri gestori - è il commento del Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman - perché siamo custodi di un bagaglio di esperienze e competenze davvero unico. Il nostro è un progetto unico in Italia, sostenibile nei costi, ma soprattutto di altissimo valore formativo e relazionale. Potremo così condividere buone pratiche per affrontare problemi tecnici mutuando l’esperienza applicata in altri territori, conoscere come in specifici contesti vengono affrontate criticità comuni, ma soprattutto potremo valorizzare il capitale umano di centinaia di persone, donne e uomini, che ogni giorno si prendono cura nei rispettivi settori di un bene prezioso come l’acqua."