Prende il via il primo intervento per portare nell'area Berica l'acqua dei pozzi di Vicenza, non contaminati da pfas. Questa mattina nella zona industriale di Villaga i lavori hanno preso simbolicamente il via con l'arrivo delle condotte del nuovo collegamento che permetterà di servire 8.000 utenti dei Comuni di Sossano, Campiglia dei Berici e Agugliaro attualmente serviti dalla centrale di Lonigo e di Orgiano, dove l’acqua dev’essere sottoposta a filtrazione per rimuovere le sostanze perfluoroalchiliche (pfas) presenti in falda.
A presentare l'opera, che prevede un investimento complessivo di 4 milioni di euro e che sarà conclusa entro la fine del 2020, sono stati il consigliere delegato a Bilancio e Patrimonio della Provincia di Vicenza Carlo Dalla Pozza, il presidente di Viacqua Angelo Guzzo e Paola Fortuna, sindaco di Pojana Maggiore e componente del CdA di acquevenete, gestore del servizio idrico integrato nei Comuni di Agugliaro e Campiglia dei Berici. Assieme a loro sono intervenuti i direttori generali di Viacqua e acquevenete, Fabio Trolese e Monica Manto, alcuni rappresentanti dei Cda dei due gestori, il presidente di Confartigianato Veneto Agostino Bonomo e i rappresentanti delle amministrazioni comunali di di Villaga, Sossano, Campiglia dei Berici, Agugliaro, Noventa Vicentina, Barbarano-Mossano e Grisignano.
Il progetto prevede la posa di 7 chilometri di tubazioni che permetteranno di collegare l’acquedotto consortile “Colli Berici” - attualmente soggetto a filtrazione per assicurare il rispetto dei livelli di performance stabiliti dalla Regione Veneto - con la condotta consortile “Riviera Berica” che riceve invece l'acqua da Vicenza. Il collegamento prenderà il via dalla zona di via Matteotti in comune di Barbarano Mossano per correre fino all’attuale punto di consegna del sistema consortile “Consorzio Colli Berici” in via San Sepolcro a Sossano: il percorso, concordato con i Comuni interessati, seguirà il sedime dell’ex ferrovia Treviso-Ostiglia che ospiterà una pista ciclabile. Le tubazioni avranno un diametro di 400 mm e saranno in ghisa rivestita esternamente con zinco e vernice bituminosa e internamente con malta cementizia centrifugata, con giunti a bicchiere: una soluzione che garantisce massima durabilità, tenuta e qualità dell'acqua trasportata. La portata sarà di 100 litri al secondo, adatta non solo a rispondere ai consumi di Sossano, Campiglia e Agugliaro ma anche di Noventa Vicentina in vista di un possibile futuro collegamento. Nel posizionamento delle condotte sarà garantito un ricoprimento minimo di un metro. Il progetto prevede anche la realizzazione di tutte le opere impiantistiche necessarie tra cui un nuovo impianto di rilancio a servizio della condotta verso Sossano e uno a servizio della condotta esistente verso Albettone, oltre all'adeguamento delle opere elettromeccaniche e dei collettori degli impianti esistenti a monte della derivazione. Il piano degli interventi è stato suddiviso in due stralci così da poter avviare i lavori delle opere immediatamente cantierabili e velocizzare di conseguenza i tempi di esecuzione. Il primo stralcio a partire è quindi quello non soggetto a concessioni di enti terzi: il tratto di circa un chilometro e mezzo che, in Comune di Barbarano Mossano, corre da via Matteotti e lo Scolo Naviglio.
"Questo intervento nasce da una duplice esigenza: dare una soluzione stabile e definitiva nella fornitura di acqua pulita a quest'area, superando quindi il sistema dei filtri efficace ma d'emergenza, da un lato, e rispondere alla legittima richiesta dei cittadini di avere la massima garanzia della qualità dell'acqua che esce dal loro rubinetto" ha sottolineato il presidente di Viacqua Angelo Guzzo. "Per questo abbiamo dato priorità a questo investimento, come già avevamo fatto con altri simili, mettendo direttamente i fondi necessari per avviare i lavori il prima possibile. In questa giornata, quindi, un ringraziamento va a tutti gli enti che stanno lavorando insieme e con responsabilità per trovare soluzioni concrete ed efficaci".
“I gestori idrici veneti, tra cui acquevenete e Viacqua, si sono attivati immediatamente non solo per risolvere la fase emergenziale della questione PFAS, ma per trovare soluzioni a lungo termine” ha aggiunto Paola Fortuna, componente del CdA di acquevenete e sindaco di Pojana Maggiore. "Questo cantiere è un tassello importante del disegno che le aziende pubbliche riunite in Viveracqua stanno implementando, per riuscire a portare acqua completamente estranea alla contaminazione a tutti gli utenti veneti. Poco più a sud, acquevenete ha già avviato gli espropri per la nuova rete che recapiterà l’acqua pulita della fonte di Camazzole agli altri Comuni dell’area berica e Montagnana, un’opera del costo di circa 27 milioni di euro”.
“È un importante progetto quello che prende avvio oggi grazie a Viacqua: la distribuzione di acqua proveniente dai pozzi di Vicenza, quindi di acqua non contaminata da pfas, agli 8.000 residenti dei Comuni di Agugliaro, Campiglia dei Berici e Sossano, attraverso la realizzazione di 7 km di nuove condotte – ha concluso il consigliere provinciale Carlo Dalla Pozza -. Ed è stato progettato con uno sguardo verso il futuro, dal momento che l’obiettivo immediatamente successivo è quello di arrivare fino al Comune di Noventa Vicentina”.