Volge al termine la prima edizione della rassegna RISORGIVE - Incontri per un presente sostenibile e lo fa con un ultimo appuntamento da tutto esaurito in compagnia del fisico Federico Faggin. Inventore del primo microprocessore al mondo, il 15 maggio alle 18.00 e in replica alle 20.30 sarà ospite delle Risorgive del Bacchiglione di Dueville per affrontare il tema dell’Intelligenza Artificiale.
Il lancio di ChatGPT ha dimostrato in modo inequivocabile le opportunità e i limiti dell’Intelligenza Artificiale (IA). Per trarne vantaggio, ma anche per difendersi, sarà necessario potenziare tutti quegli aspetti che distinguono l’uomo dalle macchine, e li rendono unici e insostituibili.
Le capacità straordinarie della coscienza umana altro non sono se non le stesse che, dopo tutto, hanno creano i computer e l’IA e daranno anche vita a tutte le invenzioni del futuro.
La sorgente non algoritmica della creatività, della comprensione profonda, dell’etica, dell’amore e della bellezza è e rimane la nostra coscienza. Per far fronte all’IA ciascuno dovrà fare un salto di consapevolezza, imparando nuove discipline e scoprendo dentro di sé la sorgente della propria vera natura.
Fisico nato, cresciuto e istruito in Italia, Federico Faggin ha inventato e sviluppato la tecnologia MOS Silicon Gate presso la Fairchild Semiconductor nel 1968 arrivando a progettare il primo microprocessore al mondo presso l’Intel nel 1970-71. Faggin ha anche fondato e guidato Zilog e Synaptics, due società high-tech di successo, prima di creare la Federico and Elvia Faggin Foundation che si dedica alla scienza della coscienza. Faggin ha inoltre ricevuto la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il titolo di Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
«È un piacere, oltre che un onore - ha spiegato il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman - concludere questa rassegna con un ospite del calibro di Federico Faggin. Parlare di Intelligenza Artificiale apre a molteplici dibattiti, non solo in campo tecnologico ma anche sul fronte dell’etica e la lettura che dà Faggin non è solo ottimistica, ma stimolante per l’uomo che è chiamato ad investire su sé stesso, sulla propria formazione e crescita personale, prima che professionale.»