L’Assemblea dei Soci di Viacqua, riunita in seduta nel contesto della Basilica Palladiana a Vicenza, ha approvato con voto unanime il nuovo documento di budget per il 2024. Il documento, che preliminarmente era stato approvato dal Cda e valutato dalla Commissione Territoriale, fissa per il nuovo anno un impegno economico pari a 53 milioni di euro. Crescono gli investimenti in generale per i principali settori di intervento con l’acquedotto a fare da padrone con 26,4 mln euro, seguito dalla fognatura su cui saranno impegnati 12,9 milioni di euro, mentre la depurazione potrà contare su fondi per 7 milioni di euro e ulteriori 6,5 mln saranno destinati agli investimenti accessori.
Importante sarà anche l’apporto di risorse che arriverà da finanziamenti esterni, grazie all’intenso lavoro di progettazione portato avanti nel corso del 2023, unito alle importanti sinergie nate. Nel 2024 nelle casse di Viacqua entreranno 15,5 mln euro, di cui 8,2 mln euro dal PNRR e 4 mln euro dai contributi per le opere legate alla TAV vicentina.
Un simile quadro porta l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato in 68 comuni vicentini a spiccare sempre più per il tasso di investimenti pro-capite che crescerà ulteriormente nei prossimi 12 mesi a 97 euro per abitante, contro una media nazionale che si attesta a 62 euro e sempre più vicino agli standard europei.
«I numeri che emergono da questo budget 2024 – ha spiegato il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman – confermano la solidità dell’azienda e la sua capacità di perseguire gli obiettivi che si è posta, ma anche di concretizzare questi impegni. Oltre il 56% degli interventi previsti per il 2024 sono già in fase di esecuzione e un ulteriore 21% risulta in fase di progettazione avanzata. Questo è merito di tutta la struttura aziendale che si è sottoposta ad un profondo lavoro di riorganizzazione allo scopo di migliorare ulteriormente le performance. Con un importante lavoro di squadra si sono potuti intercettare fondi esterni per 15,5 milioni di euro che hanno l’effetto di rendere più sostenibile anche l’intero impianto degli investimenti, alleggerendo la componente che incide sulla bolletta, consentendo una migliore operatività e gestione di interventi strategici quali le opere PNRR, quelle che coinvolgeranno i sottoservizi di acquedotto e fognatura nell’ambito del passaggio della tratta vicentina della TAV e infine l’avvio dei lavori per il nuovo polo depurativo di Casale.»
Tra i principali dati che emergono da questo budget, Viacqua ha calcolato ricavi per 81,8 milioni e un EBITDA pari a oltre 29 milioni di euro, confermando il trend in continuo miglioramento degli ultimi anni. Diversi gli aspetti di cui inevitabilmente il documento ha dovuto tener conto: il metodo tariffario in vigore che sarà tuttavia aggiornato nei prossimi mesi e che pertanto dovrà essere recepito all’interno di una futura revisione, ma anche le iniziative strategiche approvate nell’ambito del piano industriale e le considerazioni sul contesto macro economico attuale e le prospettive future di breve, medio e lungo periodo.
Seguendo i macro indicatori di qualità tecnica Arera, vediamo come a fronte di 46,4 mln di euro di investimenti programmati la componente più significativa riguarda le perdite idriche a cui va uno stanziamento di 18,1 mln euro, seguono per ammontare dell’impegno economico le estensioni di reti, gli allacciamenti e le lottizzazioni (8,7 mln euro), lo smaltimento fanghi e la qualità dell’acqua depurata (7,4 mln euro), l’adeguamento del sistema fognario (5,9 mln euro), la qualità dell’acqua distribuita (3,5 mln euro) e infine la continuità del servizio, a cui sono dedicati 2,8 mln euro.
«Quello appena approvato – è il commento del Direttore Generale di Viacqua, Alberto Piccoli – è un budget ambizioso che ci vede compiere un ulteriore passo nella gestione strategica dell’azienda, in linea con le aggiornate linee guida del piano industriale. Se raffrontato con gli obiettivi del piano industriale, questo budget fa ancora meglio, segnando un utile di 4,3 milioni di euro rispetto ai 2,9 inseriti nel piano e un EBITDA che si attesa a 29 milioni di euro (35,5%) a fronte dei 27,3 milioni (33,1%) inseriti sempre nel piano industriale.
Prezioso è stato il lavoro svolto sul fronte del personale che ci porterà a inizio 2024 alla definizione del nuovo premio di risultato, sempre più collegato agli indicatori Arera e alle performance aziendali. Proseguendo poi progetti fondamentali che prenderanno forma come quello per il riuso delle acque reflue, il piano di efficientamento energetico, il monitoraggio delle utenze industriali e il primo piano di sostenibilità di cui ci doteremo il prossimo anno. Sarà quest’ultimo un atto di svolta che ci vedrà passare da una sostenibilità registrata e poi rendicontata ad una sostenibilità pianificata sul nascere, con obiettivi ben chiari che nascono da quel percorso partecipato svolto tra 2022 e 2023 con Cda, personale interno, rappresentanti dei comuni soci e stakeholder.»