I processi di depurazione permettono la rimozione delle sostanze contaminanti dai reflui al fine di tutelare i corpi idrici. In questo modo, il gestore restituisce all’ambiente acqua pulita e riduce l’inquinamento nel territorio.
Per garantire un’elevata qualità della depurazione, oltre ad una rete fognaria sempre più estesa, è fondamentale effettuare interventi di separazione delle condotte: significa realizzare specifiche condotte per la raccolta delle acque nere, ossia quelle provenienti dalle abitazioni, che necessitano di depurazione, separandole dalle condotte per la raccolta delle acque meteoriche, ossia quelle originate dalle precipitazioni atmosferiche, che non hanno necessità di trattamenti.
In questo modo, soltanto le acque nere possono essere trasportate agli impianti di depurazione e trattate, per essere immesse nuovamente nell’ambiente senza alcuna compromissione dell’ecosistema.
È questo l’obiettivo del cantiere in corso in località Nogarazza, ad Arcugnano: un doppio intervento di separazione della rete fognaria, con successiva sostituzione di 1,5 km di tubature idriche ammalorate.
La rete fognaria sottoposta ad intervento, infatti, presenta diverse criticità, con frequenti infiltrazioni di acque sotterranee che rendono meno efficace il processo di depurazione e attivano, in modo anomalo, il sistema di sfioro. Lo step successivo sarà poi quello di convogliare le acque reflue al nuovo depuratore di Casale, dismettendo l’attuale depuratore di Arcugnano.
L’intervento prevede un investimento di oltre 3 milioni di euro, con fine lavori prevista per questa estate.