Con un’apposita direttiva nel 2017 la Commissione Europea ha promosso lo sviluppo dei Water Safety Plans - i Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) a tutela della risorsa idrica lungo tutto il suo ciclo.
L’aspetto principale di questi Piani risiede nell’approccio preventivo per individuare i potenziali rischi che insistono sul sistema idrico, anticipando le criticità e pianificando gli interventi necessari ad impedirne l’insorgenza.
Per il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman: “L’obiettivo della società è quello di intervenire sempre più in chiave preventiva, anticipando cioè rischi e criticità, e per questo stiamo spingendo sullo sviluppo dei Piani di Sicurezza dell’Acqua. Basti pensare che, dal nostro monitoraggio, abbiamo individuato ben 8.220 fonti di pressione che insistono sull’area di ricarica della falda vicentina, tra industrie, allevamenti, discariche, ma anche cave, depositi di carburante, depuratori, siti contaminati o oggetto di bonifica. Conoscerne ogni dettaglio è fondamentale per prevenire le criticità e pianificare gli eventuali interventi necessari a tutelare la risorsa idrica.”
Il PSA rappresenta un sistema di valutazione e gestione del rischio lungo l’intera filiera idrica, dalla fonte al rubinetto. Attraverso un’analisi del territorio e del contesto tecno-economico vengono individuate e caratterizzate le cosiddette “fonti di pressione” e il rischio che queste possono rappresentare. Per mitigare l'impatto dei rischi, vengono programmate e implementate misure di controllo e azioni di prevenzione.
Lo sviluppo dei PSA per Viacqua è un asset strategico da perseguire. Per questo motivo sono previsti investimenti costanti su queste progettazioni, tra le quali sono già in via di sviluppo quelle relative al sistema acquedottistico di Vicenza che, oltre al capoluogo, include i territori dei comuni di Creazzo, Altavilla, Sovizzo, Monteviale e l’area della Riviera Berica; al sistema consortile Astico a servizio della gran parte dei comuni dell’Alto Vicentino e, infine, al sistema idrico di Sandrigo.