Nessuna autobotte in circolazione tra i 68 comuni del bacino di Viacqua. È una scelta ben precisa che il gestore che serve 544.000 abitanti nel territorio vicentino sostiene da anni e che è resa possibile da due fattori fondamentali: efficacia degli investimenti effettuati negli anni, conoscenza in tempo reale della situazione attuale.
Se nel corso degli anni, infatti, non fossero state investite decine di milioni di euro nella sostituzione di vecchie condotte di acquedotto e nella posa di nuove linee, ma soprattutto nell’interconnessione tra i diversi sistemi acquedottistici, la situazione sarebbe ben diversa.
Viacqua preleva in media 20 milioni di metri cubi all’anno di acqua dalle fonti situate nella fascia montane e pedemontana del territorio vicentino, pari ad un terzo del prelievo complessivo ad uso idropotabile nel bacino servito. A inizio giugno si sono registrate portate pressoché dimezzate in alcune delle sorgenti principali, per il sesto mese consecutivo è caduta metà della pioggia prevista per la stagione, richiedendo un regime di piogge almeno quadruplo, per quanto difficile da avverarsi. Anche la falda in pianura soffre la sete con un livello sotto la media storica di oltre 2 metri e sempre più vicino al minimo storico del 2003, quando il pozzo di rilevazione da cui si attingono i principali dati, situato a Dueville, andò in secca. Infine è calato sensibilmente anche il livello dei fiumi vicentini, con portate ridotte anche oltre il 60% da ottobre.
Assicurare l’equilibrio tra domanda d’acqua e offerta di quantitativi sufficienti risulta sempre più difficile.
Ecco allora che Viacqua ha mappato l’intera rete di approvvigionamento idrico del proprio bacino, individuando ogni singolo punto critico. Grazie a rilevamenti costanti è così possibile allertare i sindaci dei comuni in cui si dovessero presentare i problemi maggiori, fornendo tutte le indicazioni precise per disporre eventuali limitazioni nella fornitura a singole zone del territorio comunale, riducendo il più possibile il disagio per l’utenza. Sul piano operativo, inoltre, Viacqua ha già studiato la possibilità di installare dei collegamenti provvisori tra fonti di approvvigionamento, in modo da alimentare anche le zone che dovessero andare in sofferenza.
Il comportamento quotidiano dell’utenza è comunque prezioso, per questo Viacqua ha diffuso un proprio decalogo di buone prassi rivolte a limitare gli sprechi d’acqua che anche i comuni soci hanno ripreso sui propri canali.