Nel contesto delle Bolle di Nardini di Bassano del Grappa si è tenuta il 26 ottobre l’iniziativa promossa dal Gruppo Athesis “Aspettando il Festival del Futuro 2022”.
Sul palco anche il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman, intervistato dal condirettore de Il Giornale di Vicenza, Luca Ancetti in uno scambio di opinioni sul tema “Acque e Idrogeno, dal patrimonio da proteggere la risorsa del futuro”.
Tre le parole chiave su cui si è sviluppato l’intervento: sicurezza, risparmio e tutela della risorsa idrica. Castaman ha presentato una fotografia dello stato di salute della risorsa idrica vicentina, ricordando la siccità e la carenza idrica del 2022, che hanno messo alla prova anche la struttura di Viacqua. Le soluzioni vanno individuate sempre più in azioni predittive e preventive, superando l’approccio emergenziale. Il bacino dell’acquifero vicentino in cui opera Viacqua spazia dai territori prealpini, tra i più piovosi e ricchi d’acqua del nord est d’Italia, ad una pianura fortemente antropizzata e industrializzata in cui le fonti di pressione sulle falde sono numerose. Si calcola che negli ultimi 40 anni, nel solo Vicentino, siano ben 20 i casi di inquinamento su media-vasta scala che hanno interessato direttamente la qualità delle acque sotterranee. A questi si aggiungono i rischi rappresentati ad esempio dal mancato collettamento e trattamento dei reflui domestici e di quelli provenienti dalle attività artigianali e industriali. Per far fronte anche a queste sfide, Viacqua ha appena approvato il primo piano industriale aziendale che racchiude in 20 iniziative strategiche gli asset di intervento su cui si focalizzerà fino al 2024, fortificate da un piano degli investimenti del valore di 142 mln di euro.
“Il nostro - ha ricordato Castaman - è un impegno fondamentale rivolto a far si che i vicentini tornino a bere l’acqua dell’acquedotto senza chiedersi chissà cosa c’è dentro, ma conoscendo quanto lavoro c’è dietro ogni singola goccia.”
(credit foto Giancarlo Ceccon)