Viacqua è intervenuta al terzo International PFAS Congress, tenutosi a Parigi dal 4 al 6 giugno. Nella tre giorni dedicata all'approfondimento scientifico in materia di nuovi metodi di monitoraggio e di analisi del rischio, oltre che dei processi e delle tecnologie per la bonifica dei suoli e delle acque contaminate dai PFAS, Viacqua ha presentato le attività di ricerca del progetto LIFE Capture.
Il progetto ha una dotazione di 5 milioni di euro finanziati per l’appunto dal programma comunitario LIFE e vede Viacqua al fianco del Politecnico di Milano, dell'Università Bicocca, oltre agli altri partner da Belgio, Olanda e Svezia per la sperimentazione e la validazione di un sistema innovativo in grado di rimuovere completamente i PFAS dall'acqua.
Nella prima fase è stato sviluppato e testato in laboratorio uno speciale reattore che, grazie ad un processo di ossidazione avanzata si è dimostrato in grado di mineralizzare i PFAS fino a scomporli in sostanze più semplici da rimuovere. Ora il reattore verrà sviluppato su scala reale e testato presso uno dei pozzi in gestione a Viacqua che il gestore ha messo fuori servizio fin dal 2013 per la massiccia contaminazione da PFAS che lo hanno, di fatto, reso inutilizzabile ai fini dell’approvvigionamento idropotabile.
Se si confermerà l’efficacia sul campo di questa tecnologia potrà essere applicata anche in altri casi di contaminazione simili.
I principali benefici attesi riguardano il prolungamento della vita degli attuali sistemi di filtrazione a carboni attivi, riducendone al contempo la frequenza di rigenerazione e contribuendo così ad abbattere i costi di gestione dei sistemi e la loro impronta ecologica.