Viacqua ha partecipato nei giorni scorsi all'incontro promosso dal Comune di Sossano dal titolo “La gestione del servizio idrico integrato. Competenze, responsabilità e sfide nella tutela della risorsa idrica”.
La serata è servita per fare il punto sulla qualità dell’acqua e sulle azioni che il gestore sta mettendo in campo per assicurarne il controllo costante.
Introdotto dal primo cittadino di Sossano Enrico Grandis e dall’Assessore all’Ambiente Paola Vignaga, il Presidente Castaman ha illustrato le principali sfide che Viacqua sta fronteggiando sia dal punto di vista di qualità dell’acqua che di quantità. C’è stata occasione anche per ricordare l’importanza strategica svolta dal nuovo piano industriale 2022-2024 di cui si è dotata la società, con importanti progetti e iniziative che coinvolgono l’intero bacino dei 68 comuni soci per un volume di investimenti di 130 milioni di euro a cui si aggiungono anche alcuni importanti progetti di recente finanziati tramite PNRR per ulteriori 20 milioni di euro.
“Grazie ad un importante investimento di oltre 4 milioni di euro – ha ricordato Castaman – dal 2021 Sossano è servita dall’interconnessione con l’acquedotto della Riviera Berica che porta l’acqua dai pozzi di Vicenza anziché dai punti di approvvigionamento contaminati da Pfas nelle zone di Lonigo e Orgiano. Oggi come gestori abbiamo acquisito un grande bagaglio di conoscenze ed esperienza che ci permettono di intervenire molto più in via preventiva e predittiva. Le analisi e gli studi che stiamo conducendo, uniti alle opere infrastrutturali di interconnessione dei sistemi acquedottistici, ci permettono di avere anno dopo anno una rete più resiliente e reattiva a possibili nuove contaminazioni, oltre che agli effetti dei cambiamenti climatici.”
Il Direttore Generale Alberto Piccoli ha invece approfondito il ruolo di Viacqua per il territorio, ripercorrendo alcuni numeri particolarmente significativi dell’attuale assetto societario. Viacqua infatti gestisce quotidianamente oltre 5.000 km di reti idriche, 2.600 km di reti fognarie, 130 impianti di depurazione, ma anche 101 pozzi, 327 sorgenti, 231 impianti di potabilizzazione e 683 serbatoi che assicurano la continuità della fornitura idrica a 545.000 vicentini. Spiegando il meccanismo di premi e penalità che dal 2018 Arera ha definito per incentivare gli investimenti nel settore idrico, il Direttore ha illustrato anche i risultati raggiunti sotto il profilo della qualità tecnica, con particolare riferimento ai parametri relativi all’interruzione del servizio e alla qualità dell’acqua depurata, entrambi classificati come “ottimi”. Cresce inoltre l’impegno rivolto alla riduzione dei fanghi di depurazione che, insieme agli altri obiettivi raggiunti nel biennio 2018-2019 ha consentito di ricevere premi per oltre 150.000 euro a fronte di penalità per soli 20.000 euro. Accanto ai dati degli investimenti previsti, si è parlato anche di sostenibilità e di pfas, mostrando gli immediati benefici che il territorio di Sossano ha avuto grazie alla nuova interconnessione con l’acquedotto della Riviera Berica, attivo dal giugno 2021, con una previsione di portare a zero la presenza di questi composti (rispetto all’attuale limite di rilevabilità e comunque ben al di sotto dei limiti di legge) grazie all’installazione di filtri a carboni attivi nei pressi del campo pozzi “Moracchino” prevista tra 2023 e 2024.
Nella terza parte dell’incontro, l’ing. Paolo Ronco ha illustrato più in generale la composizione e il comportamento delle falde acquifere vicentine che costituiscono una vera e propria “fabbrica dell’acqua”, essendo il secondo acquifero più importante d’Europa che ogni anno viene ricaricato da 400 milioni di metri cubi d’acqua che filtrano nel terreno dallo scioglimento dei nevai, dalla pioggia, ma anche dai torrenti situati nell’area di ricarica. Ronco ha inoltre elencato le principali progettualità che Viacqua e Centro RIVE stanno conducendo per la tutela della risorsa idrica, a partire da un vasto monitoraggio su contaminanti noti e potenziali inquinanti di natura chimica o microbiologica. Una partnership con Arpav e Cà Foscari metterà inoltre sotto controllo una serie di composti emergenti, potenzialmente pericolosi, che tuttavia non sono ancora sottoposti a limiti o normative specifiche. Le ricerche in corso riguardano anche l’elaborazione di uno studio sulla disponibilità d’acqua su cui si potrà contare al 2050. Infine, si è parlato anche di impronta idrica e consumi virtuosi in un Paese, come l’Italia, dove ogni giorno una persona consuma direttamente e indirettamente in media 5.096 litri d’acqua.
“La progressiva riduzione di disponibilità d’acqua che dovremo affrontare – ha concluso il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman – ci impone di attuare subito misure contro ogni forma di sprechi, inclusa la progettazione di sistemi in cui non dover per forza impiegare acqua potabile per usi in cui non è richiesto un tale livello di qualità, quali ad esempio i sistemi antincendio o per il lavaggio delle strade, fino agli impianti di irrigazione domestica.”
Guarda qui il video della serata.