Viacqua ha scelto la Basilica Palladiana di Vicenza e gli eventi promossi da Relazionésimo per presentare ufficialmente il proprio bilancio di sostenibilità 2022, un documento che condensa sfide, obiettivi e risultati riguardo alla gestione degli impatti delle attività aziendali sull’ambiente e sulla società. Un report redatto in forma volontaria, che diverrà obbligatorio dal 2025 per il gestore idrico vicentino e per molte altre grandi imprese.
«Viacqua redige un bilancio di sostenibilità annuale dal 2017 – ha spiegato il Presidente Giuseppe Castaman – che è andato via via aggiornandosi in linea con l’evoluzione dei più diffusi standard internazionali di rendicontazione. I temi prioritari su cui concentrare il nostro impegno sono stati individuati a valle di un intenso percorso partecipato, che ha visto un’analisi degli impatti e un confronto con stakeholder e Comuni soci.»
Al termine di questa analisi sono emersi 11 temi rilevanti. Per la componente ambientale sono risultati prioritari l’adattamento ai cambiamenti climatici, la distribuzione efficiente dell’acqua e la riduzione delle perdite idriche, la qualità dell’acqua potabile, la gestione degli impatti delle acque reflue, il recupero dei fanghi di depurazione e la riduzione delle emissioni di gas serra.
Per quanto riguarda invece l’azione di responsabilità sociale i temi da affrontare coinvolgono l’educazione ambientale e alla cittadinanza attiva, la formazione e l’aggiornamento continuo del personale, oltre che la garanzia di correttezza, trasparenze e qualità nel rapporto con l’utenza.
Pe quanto riguarda la governance, infine, sono risultati prioritari lo sviluppo degli investimenti e delle infrastrutture idriche, la sostenibilità della catena di fornitura, la promozione di innovazione, digitalizzazione e ricerca.
Su queste tematiche il Presidente di Viacqua si è confrontato anche con due esperti del settore come Carlo Cici, partner & head of sustainability di The European House – Ambrosetti, e Michele Tettamanzi, ricercatore ed economista di REF Ricerche.
«Siamo entrati nella terza era dell’integrazione della sostenibilità nel business, quella della performance – ha spiegato proprio Cici – negli Anni ’70 c’erano dei governi che mettevano delle regole, ma non sono riusciti a farle rispettare. Negli Anni ’90 sono partiti gli strumenti volontari, ma lì è iniziato il green-washing. Oggi siamo nella fase in cui le aziende sono sostenibili se superano delle soglie molto specifiche che le definiscono come tali. L’Europa si è data quindi un sistema di standardizzazione della misura delle aziende, dei prodotti e dei processi.»
«L’indagine realizzata da REF Ricerche – è il commento di Michele Tettamanzi – ci ha permesso di guardare non solo all’aggregato delle relazioni dei cittadini con il gestore idrico, ma anche ad alcuni aspetti specifici. I cittadini sono tutti diversi e così lo sono le loro voci. Vanno quindi ascoltate e categorizzate in vari modi. Abbiamo per esempio scoperto che esistono cittadini diffidenti, che reputano cioè che la qualità dell’acqua non sia buonissima, altri che invece sono sfiduciati da quella che potrebbe essere la relazione. L’ascolto di questa pluralità di voci permette di affidare a ciascuno gli strumenti più adatti a raccontare lo stato dell’arte effettivo del servizio idrico.»
«Per far sì che vi sia una fortissima integrazione della sostenibilità nella pianificazione e nella gestione aziendale – ha proseguito Castaman –, abbiamo avviato il percorso per trasformare Viacqua in Società Benefit e inserire nello Statuto delle finalità di beneficio comune, in modo che esse siano perseguite da amministratori e dipendenti con lo stesso impegno profuso nel perseguimento dello scopo sociale.»
Il passaggio a Società Benefit prevede una modifica dello Statuto aziendale, integrando sei obiettivi di beneficio comune strategici che vanno dal garantire una gestione responsabile e sostenibile della risorsa idrica alla promozione di misure di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, passando per la promozione di un uso consapevole e responsabile della risorsa idrica, la creazione di sinergie in grado di stimolare innovazione e ricerca nel campo della tutela dell’acqua.
Rivedi qui i commenti dei relatori.
I numeri della sostenibilità di Viacqua
Il bilancio di sostenibilità 2022 completo e una sintesi divulgativa sono disponibili qui.
Viacqua opera su un bacino di 1.470 chilometri quadrati su cui si estendono 5.203 km di rete acquedottistica e 2.692 km di rete fognaria. L’acqua viene prelevata da 327 sorgenti e 101 pozzi per poi essere potabilizzata e distribuita a circa 277mila utenti. Dopo l’uso, viene raccolta e depurata negli appositi impianti (39 depuratori gestiti e 87 vasche Imhoff). In questo ciclo non mancano controlli fondamentali, ben 1.800 quelli eseguiti in un solo anno sull’acqua potabile e 1.500 quelli sulle acque reflue.
In media Viacqua immette annualmente nella propria rete di acquedotti 60 milioni di metri cubi d’acqua, pari a circa 305 litri al giorno per persona, rispetto ad una media nazionale di 406 litri. Lungo la rete idrica, però, a disperdersi è ancora il 32,5% dell’acqua immessa, dato relativamente positivo se confrontato con la media del Paese che si avvicina al 42%. Grazie agli investimenti messi in campo, tuttavia, rispetto al 2021 Viacqua è stata in grado di operare una netta riduzione delle perdite lineari (-16%).
La qualità dell’acqua distribuita, che nel 2022 non ha visto nessuna ordinanza di non potabilità, è assicurata dai controlli ma anche dall’elaborazione di Piani di Sicurezza dell’acqua per individuare, gestire e mitigare i rischi, dall’identificazione e protezione delle aree di salvaguardia delle captazioni, dai trattamenti di potabilizzazione laddove necessario e dalla realizzazione di interventi per il miglioramento delle fonti, delle reti e degli impianti.
Nel processo di depurazione Viacqua ha trattato quasi 53 milioni di metri cubi di acque reflue, sottoposti sempre a serrati monitoraggi. Il tasso di superamento dei limiti nei campioni analizzati, secondo gli indicatori stabiliti dall’Autorità di regolazione nazionale, si è attestato allo 0,06%, pari ad 1 campione ogni 1.566 analizzati, rispetto ad una media italiana dell’8,8%.
I fanghi di depurazione rappresentano il 95% dei rifiuti prodotti dall’azienda e l’obiettivo è ridurne la produzione e inviarne il meno possibile in discarica. Nel 2022 sono stati avviati a recupero l’85% dei fanghi prodotti, mentre solo il 15% sono stati smaltiti in discarica, con una riduzione del 22% dei fanghi avviati a smaltimento.
La riduzione delle emissioni è un tema rilevante per Viacqua, poiché il settore idrico è un settore molto energivoro. Viacqua è impegnata nella progressiva riduzione dei consumi, agendo su sistemi e tecnologie sempre più performanti, nel progressivo rinnovo del parco mezzi, nell’acquisto di energia da sole fonti rinnovabili e nell’aumento dell’autoproduzione con impianti fotovoltaici e a biogas. Complessivamente nel 2022 il 91% del fabbisogno aziendale è stato coperto con energia proveniente da fonti rinnovabili.
L’impegno a diffondere la cultura della sostenibilità e della tutela della risorsa idrica passa per le attività di educazione ambientale che coinvolgono scuole primarie, secondarie ma anche insegnanti e adulti. Il 2022 ha segnato numeri davvero importanti, con 6.248 studenti ingaggiati tra scuole primarie e secondarie di primo grado (+206% rispetto all’anno precedente) a cui si aggiungono 4.670 persone raggiunte dalle attività formative svolte presso l’area delle Risorgive del Bacchiglione e altri progetti che hanno coinvolto studenti e insegnanti delle scuole secondarie di II grado. E per il 2024 l’obiettivo è ancora più importante: arrivare a coinvolgere 10.000 studenti!
Il bilancio di sostenibilità affronta anche il tema della qualità nel rapporto con l’utenza: sono più di 9.100 i cittadini che si sono rivolti a Viacqua attraverso gli sportelli o i punti cortesia territoriali e più di 123.000 le telefonate ricevute dal Servizio Clienti. I livelli di qualità che Viacqua si impegna a garantire agli utenti sono riportati nella Carta del Servizio, dove sono fissati dei tempi massimi per l’esecuzione delle prestazioni. Nel 2022 Viacqua ha garantito una conformità del 99,5% agli standard di qualità nell’avvio e cessazione del rapporto contrattuale e del 97,8% nella gestione del rapporto contrattuale.
La valorizzazione del personale è infine una delle linee strategiche su cui è basato il piano industriale 2022-2024 con tre obiettivi cardine: l’accrescimento delle competenze e l’orientamento al risultato, la promozione delle iniziative di welfare e lo sviluppo di una cultura della sicurezza. Con 349 dipendenti (dato 2022), la quasi totalità dei quali beneficia di un contratto a tempo indeterminato, Viacqua ha organizzato oltre 8.500 ore di formazione, per una media di 24,5 ore a dipendente, rispetto ad una media nazionale di 15,2 ore pro capite (Utilitatis, report di sostenibilità 2022, dati 2021).