Il Ministero della Transizione Ecologica, oggi Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha stanziato un nuovo contributo per oltre 5 milioni di euro per la realizzazione di due interventi strategici di potenziamento dell’acquedotto della Valle dell’Agno, gestito da Viacqua. Queste due opere permetteranno di contare su maggiori volumi di acqua prelevata e distribuita che potranno essere portati fino al cuore della zona rossa colpita dalla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche.
Il primo intervento riguarda l’istallazione di due nuovi sistemi di filtrazione presso le sorgenti “Borga” e “Sella” in Comune di Recoaro Terme. Con questa soluzione sarà possibile abbattere la presenza di torbidità nell’acqua, in particolare in occasione degli eventi piovosi, ed evitare la conseguente “messa in scarico” che impedisce di sfruttare al meglio la portata. La sorgente “Sella”, infatti, assicura una portata media pari a 50 l/s, con picchi che salgono fino a 70 l/s. La sorgente “Borga” ha invece una portata media di 37 l/s, ma può arrivare anche a 60 l/s.
Nel secondo intervento si andrà poi ad estendere la rete di adduzione recoarese. Stando agli esiti dei calcoli effettuati da Viacqua, il sistema di approvvigionamento idrico presente a Recoaro Terme potrebbe assicurare un surplus di produzione pari a 20 l/s oltre a quella che è oggi la richiesta da parte dell’utenza. La presenza di condotte ormai vetuste e sottodimensionate impedisce di sfruttare al meglio questa abbondanza che, invece, potrebbe essere immessa in rete e servire così un più ampio bacino, riducendo le possibili criticità legate a periodi siccitosi o assicurando fonti di approvvigionamento alternative a quelle compromesse nelle aree contaminate da pfas.
Qualora le indagini idrogeologiche confermassero le stime, infine, la realizzazione di un nuovo pozzo in località Asnicar permetterebbe di aggiungere una ulteriore portata di 20 l/s per alimentare la rete potenziata.