Portare acqua nel territorio vicentino, garantendo un servizio efficace e acqua sicura e di qualità, richiede competenze specifiche, attività di ricerca e innovazione.
Queste parole chiave guidano le scelte strategiche messe in campo da Viacqua, soprattutto in ambito di ricerca perdite idriche e di tutela della salute dei cittadini.
Al fine di ridurre le perdite idriche, il gestore utilizza studi di modellazione e distrettualizzazione delle reti, ossia modelli matematici che simulano la dinamica qualitativa e quantitativa dell’acqua.
Questi modelli rappresentano anche un supporto per la progettazione dei sistemi di acquedotto, di fognatura e per la stesura di piani di intervento.
Un’altra tecnologia che Viacqua sta utilizzando per l’identificazione delle perdite idriche, occulte e non facilmente individuabili, è l’analisi di immagini radar da satellite.
L’immagine acquisita dal satellite viene sottoposta ad una correzione radiometrica e ad un’analisi algoritmica per evidenziare i tratti di reti idriche con maggiore probabilità di presenza di una perdita.
Successivamente viene inviata sul campo una squadra di tecnici dotata di strumenti acustici che localizzano, con esattezza, dove si trova la perdita e intervengono immediatamente con la riparazione.
Questa metodologia innovativa non solo permette di rintracciare le perdite idriche occulte, facendo risparmiare l’azienda e il cittadino, ma può aiutare anche nella definizione delle priorità per gli interventi di riparazione da programmare.
Sul campo il monitoraggio delle perdite avviene anche attraverso l’utilizzo di noise logger, registratori acustici che vengono posizionati lungo la rete idrica per registrare e analizzare le frequenze sonore che si diffondono nelle condotte.
Questi apparecchi sono in grado di indagare lo stato della rete idrica in pressione e individuare eventuali perdite.
L’acqua che fuoriesce da una condotta in pressione, infatti, genera un rumore che si propaga. Il noise logger distingue questi suoni da altri rumori di sottofondo, li registra e invia ad un’unità che procede all’analisi. Il software restituisce, poi, una valutazione in grado di stabilire dov’è localizzata la perdita, permettendo un rapido intervento di riparazione.
Anche i contatori sono strumenti a supporto della ricerca di perdite idriche. Per questo Viacqua, attraverso Viveracqua, il Consorzio dei 12 gestori idrici del Veneto, ha aderito al progetto europeo Smart.Met.
Sono state coinvolte sette utilities europee che gestiscono i sistemi idrici: Viveracqua, in qualità di capofila, le francesi Eau De Paris e SDEA, la spagnola Promedio, l’ungherese Budapest Waterworks e le belghe Vivaqua e Cile.
Con una durata quadriennale e un investimento di quasi 4.5 milioni di euro, finanziati per il 90% dall’Unione europea nell’ambito del programma di ricerca Horizon 2020, il progetto Smart.Met vuole proporre soluzioni comuni per i gestori idrici, mettendo in sinergia ricerca, innovazione e industria, per la realizzazione di nuovi contatori intelligenti in grado di effettuare la telelettura dei prelievi e dei consumi d’acqua.
L’obiettivo è migliorare la gestione e la qualità del servizio all’utenza, con una riduzione dei costi operativi e una maggiore efficacia nell’identificazione delle priorità di investimento in infrastrutture.
Ricerca e innovazione sono fondamentali anche in materia di qualità dell’acqua e di tutela della salute dei cittadini.
Viacqua, in collaborazione con il Centro RIVE, sta strutturando un sistema informativo georeferenziato del territorio vicentino per rilevare e caratterizzare tutti i siti, detti Centri di Pericolo potenziale, che possono mettere a rischio la qualità della risorsa idrica, come discariche, cave, miniere, siti contaminati o bonificati, industrie, abitazioni non allacciate alla fognatura e scarichi fognari, allevamenti e aree agricole intensive.
Sovrapponendo dati e informazioni territoriali che provengono da fonti diverse (catastali, regionali, provinciali, associazioni di categoria, ecc) con le caratteristiche idrogeologiche delle aree di ricarica degli acquiferi, sarà possibile prevenire situazioni di rischio e di contaminazione, realizzando progetti infrastrutturali di tutela della qualità dell’acqua e del servizio idrico.
Quest’azione di monitoraggio e mappatura, realizzata nell’ambito dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA), sarà fondamentale anche per identificare gli interventi di salvaguardia più urgenti e prioritari da realizzare e tutte le azioni di controllo e di gestione del rischio su cui è opportuno che il gestore idrico preveda degli investimenti.
Non solo con l’obiettivo di garantire la protezione e la tutela della risorsa, ma anche di valutare, prevenire e mitigare ogni potenziale rischio per la salute dei cittadini.