A seguito della rilevazione di PFAS nell’acqua di acquedotto i gestori idrici interessati dall’inquinamento hanno eseguito numerosi interventi.
Subito dopo la scoperta della contaminazione della falda, durante l’estate del 2013:
- esclusione dalla rete acquedottistica, dove possibile, delle fonti di prelievo interessate dalla contaminazione;
- installazione di specifici filtri a carboni attivi nelle fonti di prelievo interessate dalla contaminazione che non era possibile dismettere.
Nelle fonti di prelievo gestite da Viacqua la presenza di PFAS è stata rilevata solamente nel pozzo denominato “Scaligeri” e situato nella zona industriale ovest di Vicenza. Il pozzo, utilizzato solo come integrazione della zona industriale, Ferrovieri e Sant’Agostino nei momenti di più intensa richiesta, è stato posto fuori servizio dal 4 luglio 2013 e non è più stato utilizzato. Periodicamente viene controllato per monitorare i valori di queste sostanze in falda.
Gli acquedotti di Noventa Vicentina e Sossano erano alimentati con acqua proveniente dal campo pozzi di Madonna di Lonigo, gestito da Acque Veronesi e situato nell’area colpita dall’inquinamento. Qui il gestore ha installato già dal 2013 appositi filtri a carbone attivo per l’abbattimento di queste sostanze. Le concentrazioni nell’acqua distribuita da Viacqua in questi due comuni dal 2013 sono sempre state abbondantemente sotto i parametri obiettivo stabiliti dalle autorità sanitarie competenti.
Successivamente:
- Nell'area interessata dalla contaminazione è stato dichiarato lo stato di emergenza e nominato un commissario straordinario. Le aziende idriche hanno avviato, su coordinamento del commissario, un percorso di analisi degli scenari alternativi e la progettazione delle opere necessarie per una risoluzione definitiva. La strategia condivisa prevede l’individuazione di nuove fonti di approvvigionamento per la zona rossa, la pianificazione e la realizzazione di nuove condotte idriche. Viacqua è uno dei soggetti attuatori degli interventi previsti ed è incaricata di
➔ ricercare e realizzare nuove fonti di approvvigionamento nell’alta Valle dell’Agno e di collegarle, attraverso la condotta esistente della Valle del'Agno, al sistema acquedottistico di Lonigo;
➔ collegare l'acquedotto di Vicenza con il sistema MOSAV, un sistema che mira a mettere in collegamento i principali sistemi acquedottistici del Veneto.
- Inoltre, con risorse proprie, nel 2021 Viacqua ha collegato la rete idrica di Sossano, Campiglia dei Berici e Agugliaro con l’acquedotto consortile della Riviera Berica alimentato da Vicenza.
Viacqua prosegue il suo impegno nel monitoraggio costante dei pozzi e delle falde.
Con gli altri gestori idrici che hanno dovuto fronteggiare la contaminazione nei propri territori (Acque del Chiampo, Acquevenete e Acque Veronesi) Viacqua si è costituita come parte civile nel processo penale a carico dei presunti responsabili del disastro ambientale, con l’obiettivo di ottenere il risarcimento del danno provocato dall’inquinamento. Per informazioni sul processo consulta il sito www.processopfas.it